Q: Qual è la tua soddisfazione personale quando costruisci un trail? Come ci si sente a vedere le persone che si divertano tanto sul tuo trail?
Curtis: Amo il fatto che puoi aggiungere, togliere o cambiare qualsiasi cosa che tu vuoi se sai bene il risultato che intendi ottenere. Ti dà una sensazione diversa rispetto a pedalare su un trail nuovo non preparato - arrivi a conoscerlo molto bene prima di salire in sella.
Dylan: Costruire un trail mi dà molto sia sotto l'aspetto creativo che in termini di pedalate. Ora con il bike park le cose si sono evolute, non sono solo io a godere del mio lavoro, chiunque può venire qui e divertirsi sul trail.
Q: Come e dove hai imparato a costruire i trails?
Curtis: Sono entrato in contatto con questo mondo per la prima volta a 11 anni, quando un amico di mio padre mi ha portato, mi ha messo in mano un rastrello, mi ha detto "Vai!" e la cosa mi ha catturato. Durante le superiori, l'impegno di mio fratello con il lavoro sul trail è diventato più serio ed ha iniziato a creare delle linee freeride progressive per i film Kranked. Una enorme fonte di ispirazione per me, una direzione che intendevo prendere.
Dylan: Come per qualsiasi bambino, ho iniziato a costruire rampe e ponticelli sul vialetto di casa e in giardino. Mio papà, da carpentiere, mi ha dato una sua vecchia sega circolare, e così ho iniziato a tagliare vecchie tavole di recupero, inchiodandole sil vialetto. Da qui è iniziato tutto, mentre crescevo io, crescevano anche le rampe e si sono evoluti i miei metodi per realizzarli. Guidato dal mio vecchio Curt ed io siamo riusciti a costruire tutto quello che sognavamo.