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WHOOSH: Ruote Veloci

Quest'anno collaboriamo con Manual for Speed per coprire il fenomeno Red Hook Crit - RHC - con il progetto che chiamiamo "Wheels of Speed" oppure WHOOSH in breve. Abbiamo un team più fornito dello scorso anno - e sì, Aldo c'è - abbiamo una nuova serie di bici dedicate ed una copertura più ampia di quanto avessimo osato sperare. Allacciate le cinture, la stagione sarà veloce.

Red Hook Crit

Barcellona: Epilogo

La terza prova del RHC era finita ed il Team Specialized x Rocket Espresso è andato a Barcelona, seguiti da Manaul for Speed con le telecamere. Leggi quello che i giornalisti avevano da dire su questo appuntamento. .Sembrava che il Team Specialized x Rocket Espresso pedalava sotto una buona stella. Tutti e quattro gli atleti si erano qualificati. C'era la sensazione che questa era la gara giusta. Alec Briggs e Stefan Schafer si erano piazzati con facilità nel primo giro, arrivando secondo e terzo, avendo così il tempo per riposare le gambe prima della finale. Nel secondo giro Eamon ha mostrato i muscoli, arrivando per primo. Aldo durante le qualifiche ha dovuto affrontare una caduta di catena a tutta velocità rischiando uno scontro con la barriera. Grazie ai suoi riflessi è riuscito a saltarla e di atterrare in piedi. Nell'ultimo giro di qualifica ha vinto..

Mentre gli uomoni stavano preparandosi alla finale, Carla Nafría era sulla linea di partenza. Non era contenta del suo ottavo posto nelle qualifiche ed è partita con il fuoco addosso. Il percorso di Barcellona quest anno era più tecnico e gli atleti anche nella gara finale, dovevano ancora abituarsi. Il numero di curve significava che era cruciale capire come e quando tentare la sorte. Per avere qualunque possibilità di vittoria era essenziale rimanere sempre incollati al gruppo di testa. Il percorso serpentino ha però allungato il plotone per le atlete era difficile portarsi in avanti. Anche Carla è dovuta soccombere alle difficoltà del percorso ed il suo decimo posto è stato il massimo che ha potuto fare davanti al suo pubblico spagnolo. Per molto il decimo posto al RHC sarebbe un sogno, per Carla invece aggiunge olio al fuoco. Milano sarà una gara calda!.

La gara degli uomini è stata dura, brutale, con attacchi dopo attacchi, dopo attacchi. Anche il Team Specialized x Rocket Espresso si è adoperato per riprendere le fughe. Il passo era molto elevato ed il vento che soffiava dal Mediterraneo rendeva la corsa ancora più dura. Lo sfinimento, giro dopo giro, ha fatto esplodere gli atleti un po' alla volta. A quattri giri dal traguardo il Team Specialized x Rocket Espresso era nel gruppo di ttesta, sperando di poter controllare la corsa e posizionare Alec Briggs per la vittoria. Ma non sempre le stelle aiutano. Aldo è stato il primo a rimanere indietro, seguito poco dopo da Schafer. Malgrado tutto questo, Alec era ancora tra i primi contendenti nell'ultima curva. Ha scelto di tentare il tutto per tutto ma non era destino. Ha tagliato aggressivamente per prendere la traiettoria interna ma non è riuscito a gestirla. Sfumata la possibilità di vincere. Eamon è arrivato decimo. Non era il risultato che il Team auspicava, ma avevano comunque dato tutto. Finita la gara a Barcellona comunque, una bella festa si riesce sempre a fare.

Red Hook Crit

Red Hook Crit: Barcellona

Quando il Team Specialized / Rocket Espresso che partecipa al circuito Red Hook Crit pensa all'appuntamento di Barcellona, sicuramente viene in mente una città avvolta nella calda luce dorata del sole - una giornata piacevole in cui lasciarsi alle spalle i risultati della piovosa Londra.A Londra, Eamon Lucas stava andando molto bene, prima di cadere sulle strade bagnate e scivolose. Decisamente vuole rifarsi in Spagna.

A Londra non è andato malissimo comunque: l'eroe locale Alec Briggs è salito sul terzo gradino del podio, che gli è valso la settima posizione in classifica generale, subito dopo il suo compagno di squadra Stefan Schäfer. Da allora si è dedicato a un po' di corse su strada e qualche uscita in mountainbike. Non dubitiamo che questa alternanza gli sarà utile quando correrà in Spagna.

Sfortunatamente, il sesto posto du Stefan non era quello a cui ambiva dopo aver vinto a Brooklyn. Un guasto meccanico però ha reso la sua corsa per il titolo finale più difficile. Anche se non è completamente fuori dalla sua portata, gli ci vorrà un po' di fortuna per poter vincere il titolo. Ma state tranquilli, Herr Schäfer ha macinato un bel po' di chilometri per prepararsi all'appuntamento di Barcellona.

Carla Nafria è nata a Madrid, quindi non la si può definire nativa del luogo, ma sarebbe molto felice di poter salire sul podio nella sua nazione, considerando anche la rivalità tra le due città. Da new entry nella squadra ha già fatto vedere delle ottime cose a Londra, prima di scivolare sull'asfalto bagnato.

Come si sa, il capitano Aldo Ilešič è stato assente dalla gara di Londra, e ancora non abbiamo sicurezze in merito al suo ritorno per la prova spagnola. Se torna, sarà in grado di conquistare il podio? Stiamo a vedere.

Il nuovo percorso è stretto e ha molte curve, ce ne sono nove, quindi per chi ambisce alla vittoria (o anche solo ad arrivare tutt'intero sul traguardo) è essenziale saper dosare la velocità in anticipo, gestire gli sforzi, e mantenere il flow. Nelle prime due gare gli uomini hanno dimostrato di formare una squadra efficiente, e, incrociando le dita perché non ci metta lo zampino la sfortuna, dovrebbe avere buone chance a salire sul podio. Per Carla non c'è dubbio che non mancherà la motivazione.

Il tutto si svolgerà al Parc del Forum, nel centro. I corridori, lo staff e il pubblico approfitterà per fare un salto in spiaggia, nei famosi locali notturni e possibilmente ai luoghi di interesse culturale che non mancano. Una cosa è sicura, a Barcellona si starà bene.

Red Hook Crit

Londra - Epilogo

Manuel for Speed è andato a Londra per fare un reportage che parla di Specialized & Rocket Espresso al Red Hook Crit. Ecco che cosa ci raccontano:Gareggiare a scatto fisso nelle strade cittadine in mezzo ad un fornito gruppo di corridori con le nocche bianche è difficile, è pazzia, e per farlo bene, per tagliare il traguardo per primo, devi rischiare. Si corre sul filo del rasoio, e la lama è molto tagliente e sottile. Un passo falso, un calcolo sbagliato, una scivolata possono avere conseguenze serie.

Sfortunatamente le estati londinesi sono caratterizzate da piogge frequenti e il Red Hook Crit è stato 'battezzato' dall'inizio alla fine. Le strade erano molto scivolose, la lama del rasoio super sottile.

Nella finale delle donne la nuova recluta del Team Specialized & Rocket Espresso, Carla Nafrìa de Miguel ha mostrato di avere la stoffa e stava per tagliare il traguardo tra i primi dieci, prima che le sue speranze si sono scontrate contro l'asfalto bagnato nell'ultimo giro. Ora le sue mire sono rivolte all'appuntamento di Barcellona dove non le dispiacerebbe salire sul gradino più alto del podio, davanti al pubblico di casa.

Il tempo non è migliorato nemmeno per la gara degli uomini. Il vincitore di Brooklyn ed il primo in classifica Stefan Schafer ha forato molto presto, ma senza perdere tempo si è nuovamente portato nelle prime file. Come pianificato, Eamon Lucas ha controllato la gara da davanti, imponendo un ritmo elevato per sfoltire il gruppo. Allo stesso tempo Alec Briggs, eroe locale soprannominato il Leone di Londra si posizionava in modo strategico per poter salire sul podio. Era ovvio a tutti che sentiva l'energia della sua città, quando all'improvviso anche lui ha forato. Ha rimediato velocemente ed è tornato in gara senza troppi danni.

La pioggia non ha dato tregua e a quindici giri dal traguardo la sfortuna ha colpito ancora. Lucas è stato coinvolto in una brutta caduta. Sanguinando dall'angolo di un occhio Eamon assomigliava ad un pugile che è stato duramente colpito da un sinistro micidiale. Ancora più veloce della caduta, è risalito in sella ed è rientrato in gara. Sfortunatamente però, non riusciva più a contenere il plotone che caricava. Comunque, anche se non è entrato nella rosa dei tre migliori, i suoi sforzi si sono notati, valendogli la maglia del migliore antagonista.

Nel frattempo Alec è riuscita a districarsi nel gruppo, portandosi avanti. Da corridore con esperienza nella Red Hook e con l'energia del pubblico a motivarlo, Alec è arrivato terzo allo sprint contro il vincitore della scorsa edizione. Il suo risultato migliore ad oggi. La gara si è dimostrata molto difficile eppure, malgrado i molteplici problemi tecnici, le forature e le cadute che il team ha dovuto affrontare, il terzo posto di Alec e la maglia di migliore antagonista di Eamon testimoniano la preparazione e la tenacia del Specialized & Rocket Espresso Team. Gli atleti non vedono l'ora di trovarsi nel clima asciutto e soleggiato della Spagna per tentare di fare ancora meglio.

Red Hook Crit: Londra

Aspettando Londra

E' arrivato il momento del secondo appuntamento del Red Hook Criterium, e questa volta il Team Specialized & Rocket Espresso si troverà a Londra. Naturalmente Manual for Speed li segue passo per passo per raccontare quello che succede. Leggi quello che pensano dell'evento.Dopo uno stacco di quasi due mesi, il Red Hook Criterium (RHC) torna. Il Team è ben preparato, con una quantità di watt che farebbe girare anche il London Eye. Sono convinti di poter ripetere e migliorare il loro successo a Brooklyn, mentre caricano le loro armi in previsione della gara a rapporto fisso più importante.

Si sono preparati a lungo e non c'è dubbio che questa gara sarà speciale per Alec Briggs, nato e cresciuto a Londra, dove si è fatto le gambe, nelle curve del velodromo di Herne Hill, ad un passo del percorso del RHC. Sarà la sua giornata? Solo il tempo ce lo può dire, ma il Team Specialized & Rocket Espresso è pieno di talenti, Alec non è il solo ad ambire il podio.

Il capitano della squadra, Aldo Ilešič, ritiene il record di velocità sul percorso di Londra nel 2016, e dopo essere salito numerose volte sul podio, cerca ancora di salire sul gradino più alto. Londra può essere la volta buona? Aldo torno nel Regno Unito insieme al giovane talento Eamon Lucas e sono entrambi in ottima condizione dopo la lunga stagione di criterium negli Stati Uniti. Il vincitore del Red Hook di Brooklyn, Stefan Schafer, sta in disparte come sempre, ma il tedesco riservato sicuramente ha fame di altre vittorie.

Non importa quale sarà il risultato finale, il team farà sicuramente bella figura in sella alle loro Allez dai colori sgargianti e siamo sicuri che li aiuterà psicologicamente per conquistarsi il podio.

Red Hook Crit

Red Hook Crit Brooklyn: Epilogo

Quest'anno era il decimo anniversario del Red Hook Criterium. In questo decennio l'attenzione verso questo fenomeno si è multiplicata in modo esponenziale e anche la professionalità degli atleti è aumentata, così come la velocità. Nel 2017 il RHC farà tappa a Brooklyn, Londra, Barcellona e Milano. Grandi città nelle quali disputare una intera giornata di qualificazioni e gare. Lungo il percorso la folla testimonierà il successo della formula. I quattro della Specialized & Rocket Espresso - Aldo, Eamon, Stefan e Alec - sono un gruppo di atleti dal palmarès solido. Nel 2016 Aldo è arrivato secondo in classifica generale, Stefan ha vinto a Milano, e anche Alec era tra i primi dieci. La prova di Brooklyn era il debutto per Eamon nel RHC, ma il ragazzo non era impressionato - ha passato gli ultimi anni a gareggiare in tutto il mondo.

Alec e Aldo nelle qualificazioni si sono posizionati primi, mentre Eamon e Stefan hanno avuto dei problemi in termini di cadute e problemi meccanici. Nell'ultimo giro di qualificazioni hanno recuperato le posizioni. L'atmosfera nel gruppo era elettrica. La prima metà delle finali era un combattimento con il coltello trai denti. Quando COlin Strickland ha attaccato con Stefan incollato alla sua ruota Aldo, Alec ed Eamon hanno fermato i tentativi di riprendere la fuga. Sfortunatamente, una caduta a cinque giri dall'arrivo ha obbligato l'organizzazione a interrompere la gara per liberare il percorso. Aldo era coinvolto nella caduta, è corso a farsi sostituire la ruota, ha rimesso a posto il manubrio trangugiando una birra, il tutto acclamato dal pubblico.

Quando la gara ha potuto riprendere, Stefan e Colin potevano partire davanti e si è visto una gara con due persone che combattevano per il gradino più alto del podio. Ad un giro dall'arrivo, Colin ha attaccato, Schafer ha risposto a metà giro passando sul traguardo per primo. Aldo è arrivato terzo, insanguinato, bagnato di birra e con un grande sorriso. Bel lavoro di squadra!

Red Hook Crit x WHOOSH x Team Specialized/Rocket Espresso

Il Red Hook Criterium è uno dei fenomeni del ciclismo del futuro, è una dimostrazione di pura forza e velocità, molto accattivante. Ricorda il NASCAR, il rodeo, il wrestling, i gladiatori. Rimane l'entusiasmo anche per le gare su strada tradizionali, ma l'entusiasmo per questi nuovi format sta crescendo in modo esponenziale.I criterium sono sempre stati molto apprezzati in America, ma non erano molto popolari a livello internazionale. Con l'approccio moderno del RHC, il modo di promuoverlo, si è creato un'onda di entusiasmo da parte di fans in tutto il mondo.

Specialized / Rocket Espresso

Whoosh Design Process

Creare un buon design è difficile. Per produrre una cosa, serve un design, e tutti i giorni i design vengono cambiati, migliorati. I designers sono soggetti continuamente alle critiche, di cui devono prendere atto. Come disse mark Twain una volta "Il pubblico è l'unico critico che vale la pena ascoltare." Per essere un designer serve la pella dura per poter ascoltare le critiche ma bisogna allo stesso tempo essere abbastanza sensibile da riconoscerne la validità. Dylan Buffington dice ha speso anni alla ricerca dell'equilibrio giusto.Nel 2016 Specialized ha creato quattro tipologie di grafiche per i due atleti che gareggiavano nel RHC. Per il 2017 il team include cinque persone, ma le loro bici avranno un design unificato. Dylan Buffington si è offerto volontario e doveva sviluppare la grafica che rifletteva la velocità e l'entusiasmo del RHC, doveva riflettere lo spirito di rompere gli schemi, e doveva anche essere accattivante per il grande pubblico. Ah ... e doveva essere fatto in due settimane.

Ispirandosi alle iconiche BMW Art Cars, in particolare quelle di Andy Warhol e Jeff Koons, Buffington commenta "Warhol ha dipinto la sua macchina in 36 minuti. Era attento, senza preoccuparsi troppo." Il modo di affrontare le cose con leggerezza ma non senza cura ha ispirato Dylan. Ha preparato i suoi 'Mood Boards' e scoprì che gli stessi 7 colori continuavano a venire fuori. "Li volevo utilizzare tutti, ma la gente continuava a dirmi che erano troppi, specialmente pensando alla produzione. Ma sapevo che era la cosa giusta da fare e a volte devi continuare per la tua strada." Guidato dalla sua intuizione Buffington ha sviluppato un metodo che poteva funzionare per la produzione, per poi applicare questo design grafico su un gran numero di prodotti.Mettere in atto questo metodo gli è costato qualche mese di ansia prima di poterne apprezzare i risultati, ma la sua filosofia è rimasta "Se ti sembra la cosa giusta, vai!"